Per essere un leader di uomini bisogna voltar loro le spalle.
In filosofia quel che più importa non è raggiungere la meta, sono le cose che s'incontrano per strada.
Vivere rimane un'arte che ognuno deve imparare, e che nessuno può insegnare.
Tutta l'arte di vivere si trova in un bel mescolarsi di lasciarsi andare e aggrapparsi.
La danza è la più sublime, la più commovente, la più bella di tutte le arti, perché non è una mera traduzione o astrazione dalla vita, è la vita stessa.
Danzare è prendere parte al controllo cosmico del mondo.
Un leader è inutile quando agisce contro le ingiunzioni della propria stessa coscienza, circondato com'è da gente che nutre ogni sorta di opinioni. Egli andrà alla deriva come una nave senz'ancora se non si lascerà guidare e mantenere saldo dalla voce interiore.
La prova fondamentale del valore di un leader è che si lasci dietro, in altri uomini, la convinzione e la volontà di proseguire la sua opera.
Si capisce al volo che è un leader. Più del discorso cura il riassunto per la stampa.
I piccoli leader che vanno di moda in occidente si somigliano come gocce d'acqua. Hanno in comune una inconsistenza che traspare dai loro volti incolpevoli. Non hanno stoffa perché non hanno storia e se l'avessero si sentirebbero spaesati.
Un leader non è tenuto a correre dietro ai sondaggi d'opinione, ma a preoccuparsi delle conseguenze delle sue azioni. Gli chiederanno conto dei disastri anche se la decisione che li ha provocati aveva riscosso, quando è stata presa, il consenso generale.
Il leader che è indeciso e titubante mostra la sua insicurezza e non può indurre gli altri a seguirlo.
I migliori leader non sono coloro che impongono se stessi a dispetto degli altri e contro gli altri, ma coloro che sanno creare sistema, squadra, organizzazione, cioè concerti di relazioni ordinate. E ciò vale per qualunque forma di leadership, dalla politica all'economia allo sport.