Fare il male è meglio che avere imposto il bene.
Qui c'è tutta la vita, ma sembra che lo Spirito Santo sia da qualche altra parte.
Televisione. Una metafora della morte dell'intimità.
L'accessibilità del sesso proclama lo scarso valore della carne umana.
Essere buoni può non essere affatto bello [...] Essere buoni può essere orribile. [...] Che cos'è che Dio vuole? Dio vuole il bene o la scelta del bene? Un uomo che sceglie il male è forse in qualche modo migliore di un uomo cui è stato imposto il bene?
La guerra è il sistema più spiccio per trasmettere una cultura.
Una verità su un male, se detta senza arte, è un male. Deve essere preziosa in sé. Allora concilia col male e col dolore per l'esistenza dei mali.
Il male ha una fantasia illimitata.
Peggio che il non aver pietà dei mali altrui, l'impietosire sui propri mali.
Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male ne viene che il male l'ha voluto lui. Ma il male lo offende. È quindi un banale caso di masochismo.
I mali sono meno dannosi alla felicità che la noia.
Quando straripiamo sul male più che non appoggiamo sul bene, quella parte di noi che è sospesa sulla colpa finisce col vincere e precipita.
Non di rado i grandi mali hanno sui meno grandi almeno questo vantaggio, che persuadono la rassegnazione.
I mali incerti sono quelli che ci tormentano di più.
In ciascuno di noi vi è un istinto di male. Anzi, il bene e il male vivono accumunati e indistinti nello spirito nostro.
Mai si fa il male così a fondo e così allegramente quando lo si fa per obbligo di coscienza.