Internet, Net, Web, La Rete, il Cyber-spazio. Risorsa dei momenti disperati.
Nella parola pane si riassume l'essenziale della vita. E «guadagnarsi il pane» era pure sinonimo di lavoro onesto e dignità. Evidentemente, sparita la dignità, anche il concetto di pane ne ha risentito. E quanto al lavoro, sempre più così etereo... Il senso del pane si è perso.
La vita è tutta un'attesa, incominci già nella pancia di tua madre a volerne uscire, poi non vedi l'ora che venga Gesù Bambino, e poi di diventare grande.
Di solito i blogger sono apprendisti-mancati-pretesi letterati che si dannano a cercare stima e fama in Internet. O signore e signorine che approfittano della copertura di un nickname, per sfogare umori e ardori, esibire dolciastre poesie o confidare i propri amori (di regola infelici).
Oltre che alta, era bionda, pure. D'un biondo oro, accecante, naturale. Così, quando lei gli aveva detto che era mezza sicula, lui s'era chiesto quale fosse la sicula metà.
Le tecnologie aprono orizzonti incredibili. Internet non dà informazione, dà soltanto dati. L'informazione si ha quando i dati sono stati assimilati dal cervello.
Tutto è così tecnologico e tutti siamo connessi.
Internet è il posto dove qualunque mona scrive per l'universo.
Il world wide web ha le potenzialità per svilupparsi in un'enciclopedia universale che copra tutti i campi della conoscenza e in una biblioteca completa di corsi per la formazione.
Internet mi fa un po' paura, ma so che ci sono dei ragazzi che si sono inventati un lavoro e ci guadagnano.
Per quanto mi riguarda Internet è solo un modo nuovo per essere respinto da una donna.
Internet mobile è il massimo della stramberia, perché oltre all'estrema individualizzazione (solo io), si aggiungono le dimensioni tempo (lo voglio adesso o non lo voglio mai) e luogo (lo voglio o non lo voglio qui).
Grazie a Internet, alla tv satellitare e alla loro tenacia, sono le iraniane insieme ai giovani i veri agenti del cambiamento di una società iraniana schizofrenica, in cui convivono, fra tradizione e modernità, ricchezza e ingiustizia, bellezza e tragedia, veli neri e foulard colorati.
Quando mi trovo alle conferenze sull'informazione tecnologica e la gente dice che la cosa più importante al mondo è fare in modo che le persone possano connettersi alla Rete, io rispondo: "Mi state prendendo in giro? Siete mai stati nei Paesi poveri?".
Siamo lontani dalla democrazia ateniese, la storia ha preso un'altra piega. Forse la rete può aiutare a ritrovare quell'ispirazione che ci rende uguali nell'essere intelligenti. E per questo non c'è bisogno di un leader, di un capo carismatico cui riferirsi.