La meta è partire.— Giuseppe Ungaretti
La meta è partire.
M'illumino d'immenso.
Non mi lasciare, resta, sofferenza!
La parola è impotente, la parola non riuscirà mai a dare il segreto che è in noi, mai. Lo avvicina.
Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte. Foglia appena nata Nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua fragilità Fratelli.
Il vero amore è come una finestra illuminata in una notte buia.Il vero amore è una quiete accesa.
In tibetano la definizione di "essere umano" è a-Go ba, "Viandante", "Chi fa migrazioni".
Ci sono molti modi di arrivare. Il migliore è quello di non partire.
Vorrei sempre essere altrove, dove non sono, nel luogo dal quale sono or ora fuggito. Solo nel tragitto tra il luogo che ho appena lasciato e quello dove sto andando io sono felice.
Conversare con uomini d'altri secoli é quasi lo stesso che viaggiare.
Le radici sono importanti, nella vita di un uomo, ma noi uomini abbiamo le gambe, non le radici, e le gambe sono fatte per andare altrove.
Invece di riportare 1.600 piante, potremmo tornare dai nostri viaggi con una collezione di piccoli pensieri, che migliorano la vita.
Il viaggio comincia laddove il ritmo del cuore s'espone al vento della paura.
I cambiamenti di luogo non rendono intelligente chi è stupido.
Un seminario sui viaggi nel tempo si terrà due settimane fa.
Quelle cose per conoscere le quali ci mettiamo in cammino e attraversiamo il mare, se sono poste sotto i nostri occhi non ce ne curiamo.