Confidare in Dio diffidare di noi.
La malignità non entra in Paradiso.
Il demonio spesso ci fa un quadro dipinto a vividi colori dei difetti altrui, ed oscura i nostri.
Quando si deve trattare con il prossimo prendere dalla parte dove non c'è amor proprio.
Le due ali per volare in Paradiso sono la purità e l'umiltà.
Dio è l'ombra della coscienza proiettata sul campo dell'immaginazione.
La fiducia nella bontà di Dio è inversamente proporzionale alla dimostrazione.
Solo nell'origine si può riconoscere la vera natura di una cosa. Dapprima l'uomo inconsapevolmente e involontariamente crea Dio secondo la propria immagine e, solo allora, questo Dio a sua volta consapevolmente e volontariamente torna a creare l'uomo secondo la propria immagine.
Sono pronto a incontrare il mio Creatore. Quanto a sapere se Lui è pronto alla prova di vedermi, questa è un'altra storia.
Chi vuol cercare Dio lo trova dappertutto.
Dio è il male.
La sostanza che intendiamo essere per sé sommamente perfetta e nella quale non concepiamo assolutamente nulla che implichi un qualche difetto o limite di perfezione, si chiama Dio.
Ogni mente riflessiva deve riconoscere che non vi è alcuna prova dell'esistenza di una divinità.
Non esiste alcuna certezza che Dio abbia affidato davvero all'uomo il dominio sulle altre creature. È invece più probabile che l'uomo si sia inventato Dio per santificare il dominio che egli ha usurpato sulla mucca e sul cavallo.
Se Dio esiste, non c'è bisogno di crederci. Se ci si crede, vuole dire che l'evidenza del suo esistere è morta.