Le due ali per volare in Paradiso sono la purità e l'umiltà.
Chi ha pazienza in ogni loco non fa poco.
Umiltà vuol dire verità.
La malignità non entra in Paradiso.
Semplicità è anche stare a sentire per mezz'ora una persona che dia i nervi.
La purezza è una lente d'ingrandimento posata sopra la luce.
Ma voi siate astuti come i serpenti e puri come le colombe.
Chi di noi ha mantenuto la purezza di cuore? Chi può credersi senza macchia? Ma la grazia di Dio fa dell'uomo più indurito un bambino.
Nessuno è più pericoloso di una persona che immagina di avere un cuore puro: per la sua purezza, per definizione, non lo si può contraddire.
Non è il contatto con la donna che corrompe l'uomo, è anzi l'uomo, spesso, troppo impuro per toccarla.
Mani pure non han bisogno di guanti per coprirsi.
Solo con la purezza e le buone azioni dei seguaci si può difendere la religione, mai con la contrapposizione a chi professa altre fedi.
L'uomo fluisce subito a Dio quando il canale della purezza è aperto. Alternativamente, la nostra purezza c'ispira e la nostra impurità ci abbatte.
La purezza non può venire imposta dall'esterno. Deve procedere da un'evoluzione interiore e, perciò, da uno sforzo individuale.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.