In politica i tempi del sole e della pioggia sono rapidamente cangianti.
L'ideale, per disponibilità di denaro, è di averne come nelle ricette mediche: q.b. (quanto basta).
Roma è una città singolare. Disconosce i meriti dei suoi abitanti ed è pronta ad apprezzare virtù che non hanno.
Gli obiettori fiscali di coscienza sono molto più numerosi degli altri.
Sono consapevole dei miei limiti, ma sono anche sicuro di non essere circondato da giganti.
Ogni cultura e arte, ornamento dell'umanità, e il migliore ordinamento sociale sono frutti della insocievolezza, la quale si costringe da sé a disciplinarsi ed a svolgere quindi compiutamente con arte forzata i germi della natura.
La politica è per le persone che hanno la passione di cambiare vita ma a cui manca la passione per viverla.
La politica, come tutti sanno, ha cessato da molto tempo di essere scienza del buon governo, ed è diventata invece arte della conquista e della conservazione del potere.
L'intero scopo della pratica politica è di tenere in allarme la popolazione (per poi condurla clamorosamente alla salvezza) tramite la minaccia di una serie infinita di mali indefiniti, tutti quanti immaginari.
L'intelligenza non ha nulla a che vedere con la politica.
Il compito della politica non è fare le manifestazioni ma cambiare le cose.
La politica è forse l'unica professione per la quale non si ritiene necessaria alcuna preparazione.
La politica è l'arte della felicità umana.
Antipolitica è fondare un partito per non finire in galera e non fallire per debiti.
Quando la religione diventa un grande potere all'interno dello Stato, lo Stato di per sé perde potere sui suoi cittadini.