Il compito della politica non è fare le manifestazioni ma cambiare le cose.— Matteo Renzi
Il compito della politica non è fare le manifestazioni ma cambiare le cose.
La politica deve essere conquista, deve essere senza rete. Bisogna sudare e combattere, essere pronti a rimettersi in gioco. Come diceva Clint Eastwood: "Se vuoi una garanzia, allora comprati un tostapane".
Da mesi leggo sui giornali che Renzi vuole il posto di Letta: se avessi ambizioni personali, avrei giocato un'altra partita, non mi sarei messo a candidarmi alla segreteria del Pd.
Arriva un momento in cui il coraggio deve essere più forte della comodità e la speranza deve prendere il posto della rassegnazione.
Cos'è stata la rottamazione? L'idea di riportare la politica in sintonia con il Paese. Di rimettere l'Italia dei Palazzi sui binari della quotidianità.
Il governo Letta deve lavorare per tutto il 2014.
Solo i malvagi e gli stupidi possono accordare fedeltà totale a un partito.
Oggi i temi della politica sembrano il più delle volte così... insomma, pettegolezzi da parrocchia.
La carica pubblica è l'ultimo rifugio del mascalzone.
Gli italiani non sono culturalmente interessati alla politica, che è una cosa seria: meglio che parlino di sederi e di tette.
Io propongo che chi ha fatto il magistrato non possa assumere in seguito cariche politiche.
Come è governato il mondo e come cominciano le guerre? I diplomatici raccontano bugie ai giornalisti e poi credono a ciò che leggono.
Un politicante... uno che sarebbe stato capace di circuire anche Dio.
La minoranza qualche volta ha ragione, la maggioranza ha sempre torto.
De Gasperi e la Chiesa puntavano sul recupero dell'Italietta che aveva assecondato il fascismo per pigrizia, o «per il pane», o magari per semplice conformismo.
Se c'è qualche scandalo, se c'è qualcuno che dà scandalo, se c'è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato.