Il compito della politica non è fare le manifestazioni ma cambiare le cose.
Questo è un governo politico e lo dimostra la presenza al suo interno di tre segretari di partito. Avrei preferito arrivare qui con un mandato elettorale, ma non ce n'erano le condizioni.
Il cambio di governo non oscura i risultati di quello precedente.
Il grande dramma di una mancanza di una legge elettorale chiara è il fatto che impedisce al cittadino di dare una responsabilità e una colpa. Per questo governo non ci devono essere alibi, Se non riusciremo la responsabilità sarà mia. Questo non è un atto di coraggio, ma di lealtà.
Ma perché dobbiamo andare a Palazzo Chigi senza elezioni? Ma chi ce lo fa fare? E ci sono anch'io tra questi, nessuno di noi ha chiesto di andare al governo.
Tutti possono commettere degli errori e darne la colpa agli altri: ciò è fare politica.
Il verbo "credere" non dovrebbe appartenere alla politica. Non basta promettere bene e saper comunicare.
La politica mi pare che sia anch'essa un divertimento, talvolta terribile, comunque un divertimento.
Un partito è follia di molti e profitto di pochi.
Ogni partito esiste per il popolo e non per se stesso.
Una piccola insurrezione, di tanto in tanto, è una cosa buona e così necessaria nel mondo politico come i temporali in quello fisico. Previene la degenerazione del governo e alimenta una generale attenzione per la cosa pubblica.
Il prezzo pagato dalla brava gente che non si interessa di politica è di essere governata da persone peggiori di loro.
I giornalisti non credono alle bugie degli uomini politici, ma le ripetono, peggio ancora!
La politica è l'arte della felicità umana.
Se la politica trascura la condizione e le convinzioni di quelli che sono i destinatari delle sue decisioni, può accadere ed accade che una legge non risolva un conflitto, non lo chiuda, ma lo renda ancora più acuto.