A parlare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina.
Io distinguerei i morali dai moralisti, perché molti di coloro che parlano di etica, a forza di discutere non hanno poi il tempo di praticarla.
Il potere logora... ma è meglio non perderlo.
La stabilità è l'obiettivo naturale per ogni espressione di potere politico ed è una finalità indispensabile per una nazione che ha conosciuto cinquanta anni fa le conseguenze nefaste di un periodo di estrema debolezza governativa, crisaiola e poco concludente.
Gli obiettori fiscali di coscienza sono molto più numerosi degli altri.
Pochi nemici buona politica.
Nessun uomo ha mai saputo abbastanza delle parole. I più grandi maestri sono stati contenti di usarne alcune in modo giusto.
Parla poco, fai molto.
Gli piace sentirsi parlare; parla più in un'ora di quanto ascolti in un mese.
Non sempre dobbiamo parlare sulla piazza del mercato di quello che ci capita nella foresta.
Dobbiamo usare parole che tutti capiscono e usarle nel modo in cui sono sempre state utilizzate e comprese.
Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non parlare con loro.
Le parole sono per i pensieri quel che è l'oro per i diamanti: necessario per metterli in opera, ma ce ne vuol poco.
I grandissimi da Cristo a Socrate, a Buddha hanno parlato e non hanno scritto.
E a cosa serve parlare, se già sai che gli altri non provano ciò che provi tu?
Tu vuoi un uomo che ti accompagni sulla spiaggia con una mano sugli occhi, per farti sentire la sensazione della sabbia sotto i piedi. Vuoi un uomo che ti svegli all'alba perché muore dalla voglia di parlarti... e non può aspettare per farti sentire cosa ti vuole dire.