Lo sfortunato ha i giorni lunghi.— Giovanni Verga
Lo sfortunato ha i giorni lunghi.
Chi piglia bellezze piglia corna.
Gli uomini son fatti come le dita della mano: il dito grosso deve far da dito grosso, e il dito piccolo deve far da dito piccolo.
I pesci del mare son destinati a chi se l'ha da mangiare.
Chi fa credenza senza pegno, perde l'amico, la roba e l'ingegno.
Quel ch'è di patto non è d'inganno.
Sollievo è pur nelle sventure estreme gemer,lagnarsi e compatirsi insieme.
Tutte le influenze avverse e deprimenti possono essere superate, non con la lotta, ma coll'ergersi sopra di loro.
Se una serie di eventi può andar male, lo farà nel peggior ordine possibile.
Le formiche parlano di sfortuna soltanto quando le loro compagne vengono schiacciate da un tacco a spillo.
Incolperà l'uom dunque sempre gli dei?Quando a se stesso i mali fabbrica,dei suoi mali a noi dà caricoe la stoltezza sua chiama destino.
L'ultimo gradino della cattiva fortuna è il primo alla buona.
Il rimorso dorme in un periodo prospero, ma si risveglia nelle avversità.
Le piccole menti sono domate e sottomesse dalle avversità, ma le grandi menti si elevano sopra di esse.
Una giornata a volte è matrigna, a volte è madre.
Sorridi... Domani sarà peggio.