I pesci del mare son destinati a chi se l'ha da mangiare.
Al giorno d'oggi per conoscere un uomo bisogna mangiare sette salme di sale.
Certuni non sanno star soli neppure in paradiso.
I poveretti sono come le pecore, vanno sempre con gli occhi chiusi dove vanno gli altri.
Chi comanda ha da dar conto.
Carcere, malattie e necessità, si conosce l'amistà.
Io ero nel classico periodo in cui guardavo un uovo e chiedevo: chi sei tu? Né carne né pesce.
L'uccello vola, il pesce nuota, l'uomo un tempo correva. Ora se ne sta seduto.
La gente è come l'acqua e l'esercito come il pesce.
Pesci e ospiti puzzano in tre giorni.
Chi tace è sciocco, perché gli animali più sciocchi sono i pesci.
Se è scritto che due pesci nel mare debbano incontrarsi, non servirà al mare essere cento volte più grande.
I sogni sono come il pesce: o si consumano freschi, o avvelenano.
Tu eri un pesce grosso nel tuo paesello, ma qui nel vero mondo non sei nessuno.
Così come per saper suonare Chopin devi conoscere bene la musica per saper cucinare un pesce devi conoscere la qualità della sua carne.
I pesci vengono con me.