Quel ch'è di patto non è d'inganno.— Giovanni Verga
Quel ch'è di patto non è d'inganno.
Fra suocera e nuora ci si sta in malora.
Chi cade nell'acqua è forza che si bagni.
A buon cavallo non gli manca sella.
Le parole hanno il valore che dà loro chi le ascolta.
Siamo degli umili fiorellini avezzi alla dolce tutela della stufa, che l'aria libera uccide.
Uno di campagna è come un ubriaco. È troppo stupido per lasciarsela fare.
Se sei lontano dal nemico, fagli credere di essere vicino.
Bisogna ingannare gli uomini per asservirli; ma si deve loro almeno la cortesia della menzogna.
I veri ipocriti sono quelli che cessano di ottenere i loro inganni, mentendo con sincerità.
La persona più facile da ingannare siamo noi stessi.
L'inferno italiano è popolato di maldestri peccatori che al rifiuto del concetto di colpa e di peccato uniscono la capacità di ridere dei guai in cui si trovano. E poiché il Diavolo laggiù è il padrone, ne deriva la necessità di imbrogliarlo. La nostra commedia è tutta qui.
La miglior misura dell'onestà di una persona non si trova nella sua dichiarazione dei redditi. È la regolazione dello zero nella sua bilancia del bagno.
Il grande inganno, è che le cose siano come esse sono.
È difficile insegnare a un cane nuovo vecchi trucchi.
O speranze, speranze; ameni inganni della mia prima età!