La letteratura non è espressione, ma provocazione.
Questo gioco arcaico, matematico, simbolico, non ha nulla dello sport: non produce campioni fatti di carne di manzo, non è cordiale, è silenzioso, maniacale, malsano, genera nevrotici protagonisti di un freddo sogno di simboli e tornei, di numeri e di re.
E' di quegli uomini che vengono rassicurati dal nulla.
Gli intellettuali. Questo risibile quinto stato.
L'ebreo è esule: e noi crediamo di non esserlo?
L'antisemitismo non è un fenomeno di malvagità politica, troppo lunga è la sua storia per non sospettare che nasconda qualcosa di terribile, una sorta di follia che sempre colpisce chi froda se stesso e mente sul proprio destino.
Ci sono degli idoli di abbrutimento che servono al gergo di propaganda. La propaganda è la prostituzione dell'azione e per me e per la gioventù, gli intellettuali che fanno letteratura di propaganda sono cadaveri perduti per la forza della loro propria azione.
La letteratura non appartiene a nessun singolo uomo, e le traduzioni delle grandi opere dovrebbero forse essere fatte da un comitato.
Se gli scrittori non leggessero e i lettori non scrivessero, gli affari della letteratura andrebbero straordinariamente meglio.
La vita messa alle strette è speculare alla Letteratura in tutta libertà.
Gli storici antichi ci hanno lasciato una letteratura dilettevole sotto forma di fatti; i romanzieri moderni ci offrono fatti noiosi sotto forma di letteratura.
La canzone d'autore è una cosa sperimentale che tenta di nobilitare la letteratura nella canzone.
La moltitudine dei giornali è la letteratura e la tirannide degl'ignoranti.
La letteratura è l'immortalità del discorso.
Il buono finisce bene e il cattivo male. Questa è la letteratura.
Rimbaud dalla letteratura passò alla vita: io ho fatto il contrario.