La bellezza ci farà fiorire di nuovo.
Fare una scuola di teatro o di cinema, lavorare in tutti e due i settori, in entrambi gli spazi, è un arricchimento. Fa capire che il termine attore è comune ai due ambiti, ma le tecniche sono completamente diverse.
La bellezza è soltanto epidermica, la bruttezza arriva fino all'osso.
Quando riusciamo a vedere la bellezza, essa è sempre perduta.
La bellezza salverà il mondo.
Per le donne la bellezza è quello che per gli uomini è il denaro: potenza.
La bellezza non è che una promessa di felicità.
La bellezza non è qualcosa per cui si gareggia: ciascuno ha qualcosa di bello da scoprire; l'attenzione è la chiave della scoperta.
La bellezza è uno splendore che deve staccarsi da chi la possiede senza lui l'avverta e senza che ci torni sopra.
Il bello è ciò che cogliamo mentre sta passando. È l'effimera configurazione delle cose nel momento in cui ne vedi insieme la bellezza e la morte.
È sempre libera e aderente: libera perché non aderisce a una conoscenza concettuale, aderente perché aderisce a un'interpretazione della natura.
Profondo è l'odio che l'animo volgare nutre contro la bellezza.