Dubito, quindi penso.
Siediti al sole. Abdica e sii re di te stesso.
Le persone sono come le vetrate colorate: brillano e scintillano quando fuori c'è il sole, ma al calar delle tenebre viene rivelata la loro vera bellezza solo se è accesa una luce dall'interno.
Non ci sono norme. Tutti gli uomini sono eccezioni a una regola che non esiste.
Un uomo, se possiede la vera sapienza, sa godere dell'intero spettacolo del mondo da una sedia, senza saper leggere, senza parlare con nessuno, solo con l'uso dei sensi e con l'anima che non sappia essere triste.
Avendo visto con quale lucidità e coerenza logica certi pazzi giustificano a se stessi e agli altri, le loro idee deliranti, ho perduto per sempre la sicura certezza della lucidità della mia lucidità.
La vita è dubbio e la fede senza dubbio non è altro che morte.
Si parla tanto del bello che è nella certezza; sembra che si ignori la bellezza più sottile che è nel dubbio. Credere è molto monotono, il dubbio è profondamente appassionante.
È men male l'agitarsi nel dubbio, che il riposar nell'errore.
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
È nel momento in cui dubiti di volare che perdi per sempre la facoltà di farlo.
È dai dubbi che nascono le idee più interessanti.
Dubbio: il cancro della fede.
C'è qualcosa di pagano in me da cui non posso liberarmi. In breve, non nego nulla, ma dubito di tutto.
È sciocco dubitar di sé stessi come sarebbe dubitare del proprio miglior amico: anzi si deve cercare di essere il proprio migliore amico e di vivere così in eletta compagnia.
Non voleva avere dubbi, ne era certo.