Ogni setta, di qualunque genere sia, e' uno schieramento del dubbio e dell'errore.
L'uomo cerca la felicità come un ubriaco cerca casa sua: non riesce a trovarla ma sa che esiste.
Soltanto i deboli commettono crimini: chi è potente e chi è felice non ne ha bisogno.
La discordia è la piaga mortale del genere umano, e la tolleranza ne è il solo rimedio.
Più a lungo indugiamo sulle nostre sventure, più grande è il loro potere di farci del male.
Probabilmente il divorzio ha all'incirca la stessa età del matrimonio. Credo però che il matrimonio abbia qualche settimana di più.
C'è qualcosa di pagano in me da cui non posso liberarmi. In breve, non nego nulla, ma dubito di tutto.
Quando hai un dubbio racconta la verità.
Quando a una donna viene il dubbio se accettare o meno un uomo, allora tanto vale che lo rifiuti. Se prova esitazione nel dirgli di sì, allora è meglio che gli dica direttamente di no.
Dubitiamo troppo del nostro cuore, e non abbastanza della nostra testa.
Chi ponga dubbio in volersi far più che uomo, può da ultimo ritrovarsi meno che uomo.
Dubito sempre di chi non dubita di niente.
Dubitare di sé non è umiltà, credo persino che spesso sia la forma più esaltata, quasi delirante, dell'orgoglio, una sorta di ferocia gelosa che fa rivoltare un disgraziato contro sé stesso, per divorarsi.
Chi volesse dubitare di tutto, non arriverebbe neanche a dubitare. Lo stesso giuoco del dubitare presuppone già la certezza.
Il cuore e la ragione discutevano. E il dubbio sedeva tra loro.
Il dubbio è una passerella che trema fra l'errore e la verità.