È un grande vantaggio per un sistema filosofico essere sostanzialmente vero.
Una società ideale è un dramma recitato esclusivamente nell'immaginazione.
La sola vera dignità dell'uomo è la capacità di disprezzarsi.
L'amicizia è quasi sempre l'unione di una parte di una mente con una parte di un'altra: non si è amici che in alcune cose.
Forse l'unica vera dignità per un uomo è la sua capacità di disprezzare se stesso.
A volte dobbiamo fuggire nelle solitudini aperte, nell'assenza di scopi, nella vacanza morale consistente nel correre puri rischi, per affilare la lama della vita, per saggiare le difficoltà ed essere costretti a sforzarsi disperatamente, vada come vada.
La Filosofia è come la Russia, piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi.
Quando uno ha approfondito un problema filosofico deve, in qualche modo, indietreggiare come un pittore davanti al quadro e guardare ciò che ha prodotto.
Ogni filosofia si colora con le tinte di qualche esperienza immaginaria e segreta, che mai si esprime esplicitamente nel procedere del ragionamento.
Il grande filosofo è quello il cui discorso, per modo di dire, viene vissuto intimamente di generazione in generazione.
La superstizione mette il mondo intero in fiamme, la filosofia le spegne.
I filosofi non spuntano dal terreno come i funghi. Essi sono il prodotto del loro tempo.
Non c'è bisogno di templi, non c'è bisogno di una filosofia complicata. La nostra mente e il nostro cuore sono il nostro tempio - la mia filosofia è bontà.
Tutte le dispute tradizionali dei filosofi sono, per la maggior parte, infondate e infruttuose.
Dicono che la filosofia è la medicina dell'anima. Ammettiamolo. Ma insieme, ammettendone anche le sue conseguenze, diremo che la filosofia come la medicina è per i malati e non per i sani. Come la medicina poi è un veleno e ogni veleno, se in breve quantità, giova, in grande uccide.
Il filosofo vive di problemi come l'uomo di cibi. Un problema insolubile è un cibo indigesto.