La superstizione mette il mondo intero in fiamme, la filosofia le spegne.
La nostra miserabile specie è fatta in modo tale che quelli che camminano sulle vie battute gettano sempre pietre contro quelli che insegnano vie nuove.
Alla fine di quasi tutti i capitoli di metafisica dobbiamo mettere le due iniziali dei giudici romani quando non erano capaci di sbrogliare una causa. N.L., non liquet, non è chiaro.
Il filosofo che ha detto: deus est anima brutorum aveva ragione; ma doveva andare oltre.
L'amcizia è il matrimonio dell'anima.
Più a lungo indugiamo sulle nostre sventure, più grande è il loro potere di farci del male.
Il vero eroe alla fine muore. Quelli che restano sono i filosofi.
La scelta di una filosofia dipende da quel che si è come uomo, perché un sistema filosofico non è un inerte suppellettile, che si possa prendere o lasciare a piacere, ma è animato dallo spirito dell'uomo che l'ha.
A rigore la filosofia è nostalgia, il desiderio di trovarsi dappertutto come a casa propria.
La scienza senza la filosofia, i fatti senza la prospettiva e la valutazione non possono salvarsi dalla rovina e dalla disperazione. La scienza ci dà conoscenza, ma soltanto la filosofia ci dà la saggezza.
La filosofia, la sola filosofia, questa sorella della religione, ha disarmato le mani che la superstizione aveva così a lungo macchiate di sangue; e lo spirito umano, destatosi dalla sua ebbrezza, è rimasto stupito degli eccessi cui l'aveva tratto il fanatismo.
La filosofia non è una dottrina, ma un'attività.
Tutto ciò che la filosofia può fare è distruggere idoli. E questo significa non crearne di nuovi.
Contro la filosofia della guerra al terrore, difendiamo lo Stato di diritto.
La maggior parte degli uomini sono filosofi in quanto operano praticamente e nel loro pratico operare è contenuta implicitamente una concezione del mondo, una filosofia.
I filosofi non spuntano dal terreno come i funghi. Essi sono il prodotto del loro tempo.