La superstizione mette il mondo intero in fiamme, la filosofia le spegne.— Voltaire
La superstizione mette il mondo intero in fiamme, la filosofia le spegne.
L'amore è di tutte le passioni la più forte perché attacca contemporaneamente la testa, il cuore e il corpo.
I negri sono, per natura, gli schiavi degli altri uomini. Essi vengono dunque acquistati come bestie sulle coste dell'Africa.
Se vi sono degli atei, con chi prendersela se non con quei tiranni mercenari delle anime, che, costringendoci a ribellarci contro le loro nefandezze, forzano gli spiriti deboli a negare il Dio che quei mostri disonorano?
Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere.
Non c'è nessun paese della terra in cui l'amore non abbia reso gli amanti poeti.
Filosofia, dammi se non il sorriso, l'indifferenza almeno del saggio. Menti, ma consolami.
La Filosofia è come la Russia, piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi.
Sarei dovuto diventare un grande filosofo, avrei detto a tutti quanto eravamo sciocchi, a stare in giro a fare andare l'aria dentro e fuori dai polmoni.
Quando vedo un uomo già avanti negli anni che ancora coltivi la filosofia e non sappia separarsene, mi sembra, o Socrate, che costui abbia bisogno di essere preso a botte.
Sono attratto dalla filosofia indù, il cui proposito essenziale è il superamento dell'io; eppure tutto quello che faccio e tutto quello che penso è solo io e disgrazie dell'io.
Una volta pensavo di essere stupido, poi ho conosciuto i filosofi.
La filosofia è una battaglia contro l'inganno della nostra intelligenza per mezzo del significato del linguaggio.
Per vivere soli bisogna essere o un animale o un dio, dice Aristotele. Manca il terzo caso: bisogna essere l'uno e l'altro, un filosofo.
Tutta la difficoltà della filosofia sembra consistere in questo: investigare le forze della natura dai fenomeni di moto e quindi dimostrare da queste forze altri fenomeni.
Tutti i termini filosofici sono metafore, analogie, per così dire congelate, il cui significato autentico si dischiude quando la parola sia riportata al contesto d'origine, certo presente in modo vivido e intenso alla mente del primo filosofo che la impiegò.