La via più rapida per porre fine a una guerra è quella di perderla.
Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario.
La libertà è poter affermare che due più due fa quattro. Se ciò è garantito, tutto il resto segue.
Chi è vincente ora sembrerà sempre invincibile.
A rigor di termini, non esiste affatto qualcosa come la ritorsione o la vendetta. La vendetta è un'azione che si vorrebbe compiere quando e proprio perché si è impotenti: non appena questo sentimento di impotenza scompare, svanisce anche il desiderio di vendicarsi.
Perché l'uomo comune è passivo. All'interno di un cerchio ristretto... si sente padrone del proprio destino, ma di fronte ai grandi avvenimenti è impotente quanto di fronte agli elementi. Quindi, anziché tentare di influenzare il futuro, si mette giù e lascia che le cose gli succedano.
In guerra non c'è nessun premio per il secondo classificato.
Nella pace nulla di meglio per diventare un uomo che la tranquillità e l'umiltà, ma se tu senti il soffio della guerra allora imita la tigre, indurisci i tuoi muscoli, eccita il tuo sangue, nascondi la tua lealtà sotto la fredda rabbia e infine dà al tuo sguardo l'orribile splendore.
Quando esamino la fama conquistata dagli eroi e le vittorie dei grandi generali, non invidio i generali.
La guerra, questa giustificazione della stupidità umana.
La guerra è bellissima per coloro che non l'hanno vissuta.
La guerra è un gioco, che i re, se i loro sudditi fossero saggi, non giocherebbero mai.
Chi, essendo in guerra col mondo, è in pace con se medesimo, può essere felice; ma non può non essere infelicissimo chi, essendo in guerra con se medesimo, sia in pace col mondo.
Le divise sono sempre pericolose, specialmente quando le si fa indossare a dei bambini, perché vuol dire che li si sta preparando ad una guerra.
La guerra è come l'amore, trova sempre il suo fine.