Cambiare opinione, o addirittura linea politica, è un segno di debolezza.
Poiché i nostri pensieri sono fatui, la lingua diventa sgradevole e sciatta, ma la trascuratezza della lingua favorisce a sua volta la tendenza ad avere fatui pensieri.
Per quanto delicatamente sia mascherata, la carità è sempre orribile; c'è un disagio, quasi un odio segreto, tra colui che dà e colui che riceve.
Finché non diverranno coscienti della loro forza, non si ribelleranno e, finché non si ribelleranno, non diverranno coscienti della loro forza.
Se procediamo nel lavoro che abbiamo sottomano, il fine ultimo di quel lavoro diventa irrilevante, svanisce.
La via più rapida per porre fine a una guerra è quella di perderla.
Quella condizione di vulnerabilità del cuore in cui anche i dettagli più minuti e banali assumono un carattere luminoso, trasfigurante.
Anche se la capacità di imbrogliare è segno di acutezza e di potere, l'intenzione di imbrogliare è senza dubbio segno di cattiveria o di debolezza.
Sono buddista perché sono cosciente della mia debolezza. Sono cristiano perché confesso la mia debolezza. Sono ebreo perché mi prendo gioco della mia debolezza. Sono musulmano perché mi batto contro la mia debolezza. Sono ateo se Dio non ha debolezze.
Il debole dubita prima di prendere una decisione; il forte dopo averla presa.
La capacità e la costanza sono le armi della debolezza.
L'uomo forte soffre senza lagnarsi, l'uomo debole si lagna senza soffrire.
La forza è solamente un evento fortuito che deriva dalla debolezza altrui.
La vertigine potremmo anche chiamarla ebbrezza della debolezza. Ci si rende conto della propria debolezza e invece di resisterle, ci si vuole abbandonare a essa.
Se ti sopraggiunge qualche languore o debolezza di spirito, corri ai piedi della Croce.
Non sono i nostri nemici che ci spaventano, ma i nostri punti deboli.