Non è una vergogna essere schiavi: è una vergogna avere schiavi.
Il distintivo del violento è la sua arma: lancia o spada o fucile. Lo scudo del nonviolento è Dio.
Il desiderio sincero e puro del cuore è sempre soddisfatto.
Mira sempre alla completa armonia di pensieri, parole e propositi. Mira sempre alla purificazione dei tuoi pensieri e tutto andrà bene.
Se pensi che tutto il mondo sia sbagliato ricordati che contiene esseri come te.
L'utile e l'inutile non possono, come in linea di massima il bene e il male, che procedere insieme, e l'uomo deve fare la sua scelta.
Ogni re deriva da una stirpe di schiavi ed ogni schiavo ha dei re tra i suoi antenati.
I peggiori sostenitori della schiavitù sono coloro che trattano bene gli schiavi.
Lo schiavo inizia col chiedere giustizia e finisce col volere portare una corona. A sua volta, deve dominare.
Un capo, una persona, significano un padrone e milioni di schiavi.
Quello che tu chiami schiavo pensa che è nato come te, gode dello stesso cielo, respira la stessa aria, vive e muore, come viviamo e moriamo noi. Puoi vederlo libero cittadino ed egli può vederti schiavo.
La vera schiavitù è la condanna all'astensione.
Re e preti, nel condannare la dottrina del suicidio, hanno voluto assicurare la durata della nostra schiavitù. Intendono tenerci chiusi in una cella senza uscita, come quello scellerato della Commedia di Dante che fa murare la porta della prigione dove era rinchiuso lo sventurato Ugolino.
Lo schiavo è quello che aspetta qualcuno a liberarlo.
Lo schiavo che ama la sua vita da schiavo ha una vita da schiavo?
La libertà non è che una possibilità di essere migliori, mentre la schiavitù è certezza di essere peggiori.