Gli uomini non sono eguali: così parla la giustizia.
Il buddhismo è cento volte più realista del cristianesimo, ha ereditato un modo freddo e oggettivo di porsi i problemi; nasce dopo un movimento filosofico durato centinaia di anni; appena esso sorge, il concetto di "Dio" è già eliminato.
Infine si ama il proprio desiderio, e non quel che si è desiderato.
La felicità non ha volto ma spalle: per questo noi la vediamo quando se n'è andata!
Un mezzo sicuro per irritare la gente e metterle in testa pensieri cattivi è quello di farla aspettare a lungo. Ciò rende immorali.
Le morali non sono nient'altro che un "linguaggio mimico delle passioni".
Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.
Siamo tutti eguali dinanzi al dentista, ma non tutti i dentisti sono uguali tra loro.
L'uguaglianza può regnare solo livellando le libertà, per loro natura disegueli.
Eguaglianza. In campo politico è quella condizione immaginaria in cui vengono contati i crani invece dei cervelli, il merito è determinato dalla sorte e i castighi dalle promozioni.
Quella secondo la quale tutti gli uomini sono eguali è un'affermazione alla quale, in tempi ordinari, nessun essere umano sano di mente ha mai dato il suo assenso.
Non è che ognuno nasca libero e uguale, come dice la Costituzione, ma ognuno vien fatto uguale. Ogni essere umano a immagine e somiglianza di ogni altro.
Vivere nel mondo di oggi ed essere contro l'uguaglianza per motivi di razza o colore è come vivere in Alaska ed essere contro la neve.
Nasciamo diversi, moriamo uguali.
L'uguaglianza che noi esigiamo è il grado più sopportabile della disuguaglianza.