Esiste una "morale dei signori" e una "morale degli schiavi".
Colui che cerca la conoscenza deve saper amare i propri nemici e ancor di più odiare i propri cari.
Il nostro prossimo non è il nostro vicino, ma il vicino del vicino. Così pensa ogni popolo.
Perché il legame non si spezzi devi prima averlo morso.
Quale luogo spaventevole ha saputo fare della terra il cristianesimo, già per il solo fatto di aver collocato ovunque il crocifisso, e per aver in tal modo designato la terra come il luogo in cui "il giusto viene martirizzato a morte"!
A volte uno rimane fedele a una causa solo perché i suoi avversari non cessano di essere insipidi.
Sul terreno morale l'uomo distingue sempre fra se stesso e il proprio Creatore: esige che i suoi simili osservino un codice morale molto rispettabile, ma non disapprova la totale mancanza di morale del suo Dio.
La scienza è fuori dalla portata della morale, poiché i suoi occhi sono fissi su verità eterne. L'arte è fuori dalla portata della morale, poiché i suoi occhi sono fissi su cose belle, immortali e in continuo mutamento. Alla morale appartengono le sfere più basse e meno intellettuali.
La chiarezza morale permette di vivere a fondo la vita, di guardarla in faccia.
La morale chiama buono ciò che è vitale, cattivo il suo opposto. Non bisogna perdere di vista questo per esser giusti con la morale.
Ogni uomo, secondo la sua opinione, costituisce un'eccezione alle ordinarie regole della moralità.
Moralità. La teoria secondo la quale ogni atto umano deve essere giusto o sbagliato, e che il 99% di essi sia sbagliato.
La morale è la spina dorsale degli imbecilli.
Il principal fondamento della moralità di un individuo e di un popolo è la stima costante e profonda che esso fa di se stesso, la cura che ha di conservarsela.
La morale moderna consiste nell'accettare le regole del tempo. Io penso che per ogni uomo colto, accettare le regole del suo tempo sia la immoralità più grossolana.
Occorre costringere le morali a inchinarsi soprattutto dinanzi all'"assetto gerarchico", occorre mettere di fronte alla loro coscienza la loro presunzione finché non giungano concordemente a rendersi conto che è "immorale" dire: "Quel che è giusto per uno deve essere giusto per l'altro".