La morale è la spina dorsale degli imbecilli.— Francis Picabia
La morale è la spina dorsale degli imbecilli.
Le uniche cose indispensabili sono le cose inutili.
Il mondo è diviso in due categorie: falliti e sconosciuti.
Se c'è una cosa che prendo sul serio è di non prendere niente sul serio.
I miei pensieri mi dicono dove mi trovo, ma non mi indicano dove vado.
La morale è la tendenza a buttare via il bambino con l'acqua del bagno.
La scienza è fuori dalla portata della morale, poiché i suoi occhi sono fissi su verità eterne. L'arte è fuori dalla portata della morale, poiché i suoi occhi sono fissi su cose belle, immortali e in continuo mutamento. Alla morale appartengono le sfere più basse e meno intellettuali.
Se c'è qualcosa di peggio dell'odierno indebolirsi dei grandi principi morali, è l'odierno irrigidirsi dei piccoli principi morali.
I precetti morali sono spesso volti ad assodare il potere della classe dominante, spessissimo a temperarlo.
Occorre costringere le morali a inchinarsi soprattutto dinanzi all'"assetto gerarchico", occorre mettere di fronte alla loro coscienza la loro presunzione finché non giungano concordemente a rendersi conto che è "immorale" dire: "Quel che è giusto per uno deve essere giusto per l'altro".
La moralità è ciò che, pur senza essere osceno, offende grossolanamente il mio senso del pudore.
La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità.
C'è solo una morale, come c'è solo una geometria.
Con gli anni la moralità in genere migliora, quel che lascia a desiderare è l'immoralità.