Nella morale come nell'arte, nulla è dire, tutto è fare.
L'idea che sta in un quadro di Raffaello è poca cosa, non conta che il quadro.
Non spetta a noi dimostrare l'impossibilità del miracolo: spetta al miracolo dimostrare sé stesso.
Chi prende l'umanità con le sue illusioni, e tenta con esse di influenzarla, non deve essere biasimato.
La più alta coscienza di Dio che sia mai esistita in seno all'umanità è stata quella di Gesù.
L'ideale in fondo è sempre un'utopia.
Le aspirazioni della morale della modernità a un'universalità affrancata da qualsiasi particolarità è un'illusione.
Conoscere è un atto. La scienza appartiene dunque all'ambito della morale. Agire è seguire un pensiero. La morale appartiene dunque al campo della scienza.
Le leggi sono la morale dei popoli.
L'immoralità dell'uomo trionfa sull'amoralità della donna.
Il moralista deve rinascere ogni volta. L'artista, una volta per tutte.
La morale effeminata è la morale dei deboli.
Non sono mai stato sicuro che la morale della storia di Icaro dovesse essere: "Non tentare di volare troppo in alto", come viene intesa in genere, e mi sono chiesto se non si potesse interpretarla invece in un modo diverso: "Dimentica la cera e le piume, e costruisci ali più solide".
La moralità basata sulle idee o su un ideale è un male non mitigato.
La salute è il primo requisito dopo la moralità.
La morale è la cognizione de' nostri veri e solidi interessi.