Al liceo ero famoso per essere quello che si rassegnava subito.— Frank Welker
Al liceo ero famoso per essere quello che si rassegnava subito.
Trovo che per vivere c'è bisogno solo di rassegnazione; dinanzi alla morte invece non provo altro che gioia.
Essere sconfitti in partenza ci fa risparmiare un sacco di tempo.
La rassegnazione, modalità dell'abitudine, permette a certe forze di accrescersi indefinitamente.
Quanta rassegnazione nella saggezza.
La filosofia nasce come istanza critica, non accettazione dell'ovvio, non rassegnazione a quello che oggi va di moda chiamare sano realismo.
La capacità di dimenticare nasce da debolezza e invece la capacità di rassegnarsi nasce da una forza che può essere ascritta tra le virtù.
Nella vita dell'uomo non si può dire la parolaccia «ormai»: si può e si deve sempre ricominciare, perché le persone hanno energie impensabili di bontà da stanare e far crescere, mettere a disposizione e canalizzare.
Noi tutti siamo rassegnati alla morte: è alla vita che non siamo rassegnati.
Nessuno è mai sconfitto fino a quando la sconfitta non viene accettata come realtà.
La rassegnazione sta al coraggio come il ferro sta all'acciaio.