Al liceo ero famoso per essere quello che si rassegnava subito.
Non sei mai un perdente fino a che non smetti di provarci.
Le virtù cristiane della pazienza e della rassegnazione sono le massime virtù dell'imbecillità umana.
Ciò che dà alla tragedia il suo particolare slancio verso l'alto è il sorgere della convinzione che il mondo, che la vita non ci possano dare nessuna vera soddisfazione, e che perciò non meritino il nostro attaccamento: in ciò consiste lo spirito tragico, il quale conduce alla rassegnazione.
Non sono così vanesio da credere che il mio contributo possa cambiare qualcosa.
È finita e non c'è più nulla da fare, e questa è già una consolazione, come dicono in Turchia quando tagliano la testa dell'uomo sbagliato.
Occasionalmente può capitare di imbattersi in qualcosa che non ha soluzione. Rassegnatevi e accettate la situazione, la vita va avanti. Fate assegnamento sul fatto di incontrare questo tipo di problemi solo una volta o due durante la vostra carriera lavorativa.
Perché l'uomo comune è passivo. All'interno di un cerchio ristretto... si sente padrone del proprio destino, ma di fronte ai grandi avvenimenti è impotente quanto di fronte agli elementi. Quindi, anziché tentare di influenzare il futuro, si mette giù e lascia che le cose gli succedano.
Non avendo ottenuto che gli uomini mettano in pratica quello che insegna, la Chiesa di oggi si è rassegnata a insegnare quello che mettono in pratica.
Per non assuefarsi, non rassegnarsi, non arrendersi, ci vuole passione. Per vivere ci vuole passione.
La rassegnazione è il coraggio del dolore cristiano.