Chi vive senza follie, non è così saggio come crede.
È la nostra stessa vanità che rende intollerabile quella degli altri.
Ci sono persone così piene di sé che, quando sono innamorate, trovano il modo di occuparsi della loro passione senza occuparsi della persona che amano.
La felicità sta nel gusto e non nelle cose; si è felici perché si ha ciò che ci piace, e non perché si ha ciò che gli altri trovano piacevole.
È invero una malattia noiosa dover salvaguardare la propria salute al prezzo di una dieta troppo severa.
Soltanto i grandi uomini possono avere grandi difetti.
La saggezza cessa di essere saggezza quando diventa troppo orgogliosa per piangere, troppo austera per ridere e troppo piena di sé per vedere altro che se stessa.
Nell'epoca della scienza l'uomo ha saputo mostrare la forza della sua intelligenza; se egli vuole sopravvivere ai propri successi, deve mostrare ora la saggezza della sua volontà.
Finire il momento, trovare la fine del viaggio in ogni passo del cammino, vivere il più gran numero di ore piacevoli, è saggezza.
Troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante.
La soddisfazione è la pietra dei saggi. La soddisfazione trasforma in oro tutto ciò che tocca.
Un uomo saggio dovrebbe avere i soldi nella testa, ma non nel cuore.
Il sapiente non è colui che conosce gli inesistenti valori assoluti, ma colui che conosce questo relativo più utile, più conveniente e più opportuno, e lo sa attuare e fare attuare.
La fortuna, vedendo che non poteva rendere saggi gli stolti, li ha resi fortunati.
Il saggio per eccesso di saggezza diventa un folle.
La morte non prende mai il saggio di sorpresa. Egli è sempre pronto ad andare.