Con la quiete e con l'astinenza si discacciano gagliardissimi mali.
Il sangue si è il tesoro della vita; però non è da dissiparsi temerariamente.
Le purghe d'ogn'anno, ì salassi annuali si usino da coloro, a'quali non basta l'animo di osservar astinenza, e sobrietà nel mangiar o nel bere.
Se alcuno si ciba giornalmente di un'oncia di più del bisogno, a lungo tempo o bisognerà che muoia alla fine, o almeno che si ammali.
Se siete sano, e proviate convulsioni, siate attinente nel mangiare sinattantoche ne svanisca la convulsione: stante che la sua cagione n'è la ripienezza.
Dormire colla testa e anche bocca coperta di modo che possa impedirsi la respirazione, si è cosa pessima.
Per la maggior parte degli uomini quiete è torpore, attività furore.
La quiete si ha da sacrificare alla coscienza e all'onore.