Con la quiete e con l'astinenza si discacciano gagliardissimi mali.
Colui che beve yin puro in copia, bisogna che mangi meno: un astemio può cibarsi con alimento più copioso.
Composizioni di troppa spesa, se avete senno, schivatele, per esser dannose alla borsa de' poveri infermi.
Il vino è cordiale, contro veleni, rallegra e nutrisce, e quanto è più puro tanto maggiormente.
Il zucchero è un veleno per gl'infetti: sarebbe ancor per l'uomo qualor se ne facesse l'abuso con la quantità.
Che si levi sangue col salasso ad una donna gravida, purché ve ne sia la moderazione, talor è necessario, ne porta pericolo dell'aborto.
La quiete si ha da sacrificare alla coscienza e all'onore.
Per la maggior parte degli uomini quiete è torpore, attività furore.