Per la maggior parte degli uomini quiete è torpore, attività furore.
Ciò che è beato e incorruttibile non ha problemi, né ne procura ad altri. Allo stesso modo non si fa prendere dall'odio né dalla passione; in colui che è debole, invece, si trovano tutte queste cose.
Partecipiamo alle sventure degli amici non piangendoci sopra, ma dandoci da fare.
Nessuno, vedendo il male, lo preferisce, ma ne rimane ingannato, parendogli un bene rispetto al male peggiore.
Fino a quando siamo in vita dobbiamo sforzarci a fare il futuro migliore del passato; giunti alla fine, rallegrarci moderatamente.
Se vivi sulla norma della natura, non sarai mai povero; su quella delle opinioni, non sarai mai ricco.
Con la quiete e con l'astinenza si discacciano gagliardissimi mali.
La quiete si ha da sacrificare alla coscienza e all'onore.