Generalmente nell'umana natura c'è più stupidità che saggezza.
Il viaggiare, nei più giovani, fa parte dell'educazione; negli adulti, fa parte dell'esperienza.
Perché la luce sia splendente, ci deve essere l'oscurità.
Il luogo della giustizia è un luogo sacro.
Ci sono cattivi esploratori che pensano che non ci siano terre dove approdare solo perché non riescono a vedere altro che mare attorno a sé.
Le case sono fatte per viverci, non per essere guardate.
Non considero la nostra memoria come uno strumento che per caso conserva una cosa e per caso ne smarrisce un'altra, bensì come una forza che ordina con consapevolezza e cancella in maniera saggia.
L'uomo superiore che vuole arrivare a un certo punto cerca di portarvi anche gli altri. Poiché vuol capire, cerca di far sì che anche gli altri capiscano. Questa è la forza della superiorità: trovare l'esempio in se stessa.
L'uomo saggio rigetta l'eccesso, rigetta la prodigalità, rigetta la grandezza.
Il saggio non si lascia mai prendere la mano dalla buona fortuna nè abbattere da quella avversa.
È una grande follia voler essere l'unico savio.
Dello scrivere bene l'origine e la sorgente è il pensiero saggio.
Quando i saggi vanno oltre l'udito dell'udito, il pensiero del pensiero, la parola della parola (e vi è anche il respiro del respiro, lo sguardo dello sguardo), trasuperano il mondo fenomenico e diventano immortali.
La saggezza dei principi è di corta durata.
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride, dall'orgoglio che non s'inchina davanti a un bambino.
Il saggio sta in se stesso.