I giornali seguono tutti politiche diverse, per cui, come è ovvio, devono dare notizie diverse.— Evelyn Waugh
I giornali seguono tutti politiche diverse, per cui, come è ovvio, devono dare notizie diverse.
La puntualità è la virtù dell'annoiato.
È un istinto naturale di ritirarsi davanti all'ignoto.
I giornali non stampano smentite, è ovvio: diminuisce la fiducia del pubblico nella stampa.
Quasi ogni crimine è dovuto al desiderio represso di un'espressione artistica.
Il giornalista non è tanto uno che vien pagato per ciò che scrive, quanto uno che vien pagato per ciò che non scrive.
Io non amo la stampa. Non ho simpatia per la superficialità ed inesattezza.
Ormai è consenso comune che il popolo italiano non legge i giornali, li ripassa; ch'egli non sa che farne degli articoli di fondo, poiché gli basta il notiziario.
Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene.
I giornali arrivavano con tale ritardo che, più che notizie, portavano storia.
La stampa libera può, naturalmente, essere buona o cattiva, ma è certo che senza libertà non potrà essere altro che cattiva.
Bisogna imparare a stare da soli: senza telefonino, senza computer, senza musica, senza televisione, senza messaggini, senza giornali e riviste, almeno per un'ora o qualche ora al giorno. Imparare a pensare, da soli.
Credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere.
I giornalisti dicono una cosa che sanno che non è vera, nella speranza che se continueranno a dirla abbastanza a lungo sarà vera.
Dato che le fondamenta dei nostri governi sono l'opinione del popolo, il primo obiettivo dovrebbe essere di tenere questa opinione nel giusto; e se dipendesse da me decidere se dovessimo avere un governo senza stampa o stampa senza un governo, non esiterei un momento a preferire quest'ultimo.