La pittura Veneziana è essenzialmente colore.
La pittura è stata ed è la passione più grande della mia esistenza, oserei dire la mia vita stessa.
Mi è successo di trovarmi da mesi a letto ammalato e di sentire prepotente il bisogno di dipingere.
Luce iridescente, grigiore madre-perlato, visione fra sogno e realtà.
Venezia ha alimentato il mio entusiasmo giovanile per l'Arte, infondendomi l'ardente desiderio di approfondire sempre di più lo studio della pittura.
Che cosa vana la pittura, ammirata perché assomiglia a cose di cui non ammiriamo affatto gli originali!
Non ho mai reso la pittura un'opera d'arte. È solo ricerca.
Tra la pittura e la scultura non trovo altra differenza, senonché lo scultore conduce le sue opere con maggior fatica di corpo che il pittore, ed il pittore conduce le opere sue con maggior fatica di mente.
Ciò che le gemme della pittura o della scultura sono per il mondo dell'arte, o ciò che i fiori sono per il mondo della natura, sono le gemme del pensiero per i colti e i pensatori.
Il colore non aggiunge una qualità gradevole al disegno - la rinforza.
La sostanza della pittura è la luce.
La pittura può essere insegnata solo a quelli che per natura ne sono stati dotati, a differenza della matematica, in cui l'allievo impara molto più di quello che il maestro gli offre.
La pittura per me è una questione privata.
In Italia i pittori sono personaggi al di sopra della mischia, unti dal Signore come i cardinali e i carabinieri, cui ogni dono è dovuto.
Dipingere è azione di autoscoperta. Ogni buon artista dipinge ciò che è.