Il successo: questo tra i mortali è un dio, anzi più che un dio.
Nessuno può sorprendere i pensieri di un dio.
Tutto insegna, maturando, il tempo.
Chi spontaneamente, senz'esservi costretto, si comporta con giustizia, non sarà infelice, né mai lo coglierà totale rovina.
La bilancia della giustizia improvvisa oscura alcuni nella luce del giorno; altri attende nell'ora che il sole incontra la tenebra, e li copre l'affanno; altri avvolge una notte senza fine.
Umane sventure certo possono agli umani toccare; e molte sventure ai mortali vengon dal mare e molte poi dalla terra, se il tempo di vita in là si prolunghi.
L'uomo è un animale di successo e niente più.
Il successo nella vita, in ogni cosa, dipende dal numero di persone alle quali si riesce ad apparire simpatici.
Il problema con il successo è mantenerlo negli anni: per riuscirci devi avere studiato, se no ti fermi lì, oppure ti dimenticano.
Nessuno ti può privare con l'inganno del successo finale se non te stesso.
Un artista generalmente non può essere cattivo. Casomai caparbio, testardo, deve credere in se stesso, ma con autoironia. Può provare invidia per chi ce la fa, ma in cuor suo sa che chi ha successo a lungo se lo merita.
Dietro ogni uomo di successo c'è una suocera sorpresa.
Il giudizio, l'esperienza, l'iniziativa, il carattere sono le condizioni di successo nella vita; e tutte questo non lo si apprende sui libri.
Nel comune mondo dei fatti, i deboli non sono puniti, né i forti premiati. Il successo spetta ai forti, il fallimento tocca ai deboli.
Il genio è solo il potere di compiere continui sforzi. La linea tra fallimento e successo è così sottile che raramente ci rendiamo conto di oltrepassarla, così sottile che spesso siamo su quella linea e non lo sappiamo.
Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore.