La saggezza si conquista attraverso la sofferenza.
La fortuna è un dio fra gli uomini, e più che un dio.
Non c'è nulla di certo nella vita di un uomo, tranne questo: che egli deve perderla.
È la fatica dell'uomo che nutre l'ozio alle donne.
Umane sventure certo possono agli umani toccare; e molte sventure ai mortali vengon dal mare e molte poi dalla terra, se il tempo di vita in là si prolunghi.
Chi può tutto è facilmente portato a credere di poter osare tutto.
Quanto più invecchio tanto più diffido della popolare dottrina che l'età porta saggezza.
La saggezza è per la mente ciò che la salute è per il corpo.
La saggezza cessa di essere saggezza quando diventa troppo orgogliosa per piangere, troppo austera per ridere e troppo piena di sé per vedere altro che se stessa.
Non si diventa saggi invecchiando, ma solamente furbi.
Chi è saggio in amore, ama molto, dice di meno.
Accade invariabilmente che il punto di partenza della saggezza sia la paura.
Ogni generazione pensa di essere più intelligente di quella che l'ha preceduta, e più saggia di quella che verrà dopo di lei.
È saggezza riconoscere la necessità quando tutte le altre vie sono state soppesate, benché possa sembrare follia a chi si appiglia a false speranze. Ebbene, che la follia sia il nostro manto, un velo dinanzi agli occhi del Nemico!
Sii più saggio degli altri se puoi, ma non farglielo sapere.
Sia chiaro, per saggezza intendo la capacità di agire in armonia coi miei errori preferiti.