Non si diventa saggi invecchiando, ma solamente furbi.
L'onestà è spesso un lusso.
Analizzare gli altri è conoscenza, conoscere se stessi è saggezza.
I pazzi ammirano, i savi approvano.
La saggezza non è un prodotto dell'istruzione ma del tentativo di acquisirla, che dura tutta la vita.
Il saggio stesso formula spesso opinioni su ciò che non conosce, non di rado è in preda alla collera, cede alle preghiere e si calma, corregge talora se così è meglio le sue affermazioni e talora cambia parere; tutte le virtù sono temperate dal giusto mezzo.
La saggezza di vivere consiste nell'eliminare ciò che non è indispensabile.
Il saggio non può perdere nulla; tutto ha riposto in sé, non affida nulla alla fortuna, ha i suoi beni al sicuro, appagato della virtù.
Presta a tutti il tuo orecchio, a pochi la tua voce.
Chi vive senza follie, non è così saggio come crede.
È sorprendente notare quante volte la «saggezza matura» somiglia alla stanchezza.
I due poteri che a mio parere fanno un uomo saggio sono quelli di sopportare e resistere.