Sii più saggio degli altri se puoi, ma non farglielo sapere.
Le grandi qualità e le grandi virtù (se le avete) vi procureranno il rispetto e l'ammirazione degli uomini; ma sono le qualità minori che devono procurarvi il loro amore e il loro attaccamento.
Il saggio vivrà entro i limiti del proprio spirito e del proprio reddito.
Le persone, generalmente, sopportano molto di più che si parli dei loro vizi e crimini, che dei loro fallimenti e debolezze.
Se hai intenzione di comandare un giorno con dignità, devi servire con diligenza.
Le persone che sono sagge, buone, intelligenti, o che lavorano duramente non hanno bisogno di fare politica, hanno un lavoro.
È saggezza riconoscere la necessità quando tutte le altre vie sono state soppesate, benché possa sembrare follia a chi si appiglia a false speranze. Ebbene, che la follia sia il nostro manto, un velo dinanzi agli occhi del Nemico!
Nulla contribuirebbe di più a rendere un uomo saggio che l'avere sempre un nemico in vista.
La saggezza consiste nel sapere cosa bisogna fare, la destrezza consiste nel sapere come farlo, e la virtù consiste nel farlo.
La saggezza consiste nel chiedere alle cose e alle persone soltanto ciò che possono dare.
La domanda di un uomo saggio contiene metà risposta.
L'esperienza degli altri si aggiunge alla nostra conoscenza, ma non alla nostra saggezza; quella si paga a caro prezzo.
Nulla è più inutile, per un uomo saggio, nulla dovrebbe infastidirlo maggiormente del dedicare ad inezie e a questioni inutili più tempo di quanto ne meritino.
Per le persone assennate l'impossibile non esiste.
Troppo spesso la saggezza è la prudenza più stagnante.