Il popolo deve combattere per la sua legge come per le mura della città.— Eraclito
Il popolo deve combattere per la sua legge come per le mura della città.
La legge è anche ubbidire alla volontà di uno solo.
Se la felicità fosse nei piaceri del corpo, diremmo felici i buoi, quando trovano veccie da mangiare.
Per i desti uno e comune è il cosmo, ma nel sonno si volgono ciascuno al proprio mondo.
Se non ti aspetti l'imprevisto, non lo incontrerai.
Acque sempre diverse scorrono per coloro che s'immergono negli stessi fiumi; e anche le anime esalano dalle acque.
La legge è uguale per tutti. Basta essere raccomandati.
L'italiano rispetta la legge soprattutto se coincide con i suoi interessi.
Quanto più semplice la legge, tanto più difficile l'applicazione.
Non è vera né buona legge quella che non ha per madre la Sofia e per padre l'Intelletto razionale.
Quanto alle leggi, attieniti a quelle antiche; quanto ai cibi, invece, consuma quelli freschi.
La legge è uguale per tutti gli straccioni.
Ogni legge è inutile e anche fatale, se la nazione non è degna della legge e fatta per la legge.
Tutte le leggi umane, non quelle divine, sono il risultato di uno sforzo di uomini. Altri uomini vengono, modificano, aboliscono, perfezionano. Non ci vuole nulla ad abolire. Distruggere è facile, ma ricostruire è difficile.
Nessuna legge, per quanto rigorosa, può rendere il pigro attivo, il dissipatore previdente o l'ubriaco sobrio.
L'orrore della legge fa la maestà del giudice.