Destini di morte maggiori ottengono sorti maggiori.
La via che sale e che scende è una e medesima.
Se la felicità fosse nei piaceri del corpo, diremmo felici i buoi, quando trovano veccie da mangiare.
L'intima natura delle cose ama nascondersi.
È meglio nascondere la propria ignoranza.
L'uomo nella notte accende a se stesso una luce quando la sua vista è spenta; però da vivo è a contatto con il morto, da sveglio è a contatto con il dormiente.
La vita è somma. Gioventù + maturità + vecchiaia = m 2,50 di lunghezza x 1,50 di profondità.
Quando io crederò imparare a vivere, e io imparerò a morire.
Vi dimostrerò come non può accadere nulla di meglio della morte.
Entra infine nel Mio Essere chi, al momento del trapasso, quando abbandona il corpo, pensa soltanto a Me. Questo è vero al di là di ogni dubbio.
Accetta la tua morte con una certa serietà, comunque. Chi ride andando a farsi giustiziare non è ben compreso, in genere, dalle meno progredite forme di vita, e ti daranno del pazzo.
A me la morte fa una gran paura, si lasciano troppi sorrisi, troppe mani, troppi occhi.
Nessuno sa se per l'uomo la morte non sia per caso il più grande dei beni, eppure la temono come se sapessero bene che è il più grande dei mali. E credere di sapere quello che non si sa non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?
La morte dei giovani è un naufragio. La morte dei vecchi è un approdare al porto.
Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando succede.
Salvo complicazioni, morirà.