La ricchezza non consiste nell'avere grandi proprietà, ma nell'avere pochi bisogni.— Epicuro
La ricchezza non consiste nell'avere grandi proprietà, ma nell'avere pochi bisogni.
Anche se il saggio non cammina con lo stesso passo, di sicuro cammina per una stessa via.
Non si dà vita felice senza che sia intelligente, bella e giusta, né vita intelligente, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili.
Ognuno lascia la vita come se l'avesse cominciata allora.
Ciò che è insaziabile non è lo stomaco, come dicono i più, ma l'opinione falsa che lo stomaco richiede sazietà illimitata.
È necessario far calcolo del fine a noi immediatamente dato e di tutta intera l'evidenza, alla quale riportiamo i nostri giudizi. Altrimenti tutto sarà pieno di disordine e confusione.
Uno dei grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede.
Per nessuno il troppo va bene.
Un animo grande disprezza la grandezza e preferisce la moderazione agli eccessi; quella è utile e vitale, questi, invece, nocciono, proprio perché sono superflui.
La misura è la cosa migliore.
Ogni cosa si può dire con la parola giusta: tra quattro aggettivi, non lasciarne tre, e nemmeno due: uno solo, ma che sia insostituibile.
Perché civile, esser civile, vuol dire proprio questo: dentro, neri come corvi; fuori, bianchi come colombi; in corpo fiele; in bocca miele.
Evita ciò che eccede la misura e ricordati di accontentarti del poco: più sicura è la nave trasportata da una corrente moderata.
Nella comunicazione l'uso consapevole o meno del senso della misura si chiama prossemica.
Si deve conoscere la propria misura.
Il governo migliore è quello che governa meno.