Bello e virtù e le altre cose del genere vanno onorate se valgono a procurare piacere, se no, si mandino in pace.— Epicuro
Bello e virtù e le altre cose del genere vanno onorate se valgono a procurare piacere, se no, si mandino in pace.
Non chi cerca sempre l'assistenza degli amici dev'essere considerato un amico, né chi non se ne approfitta mai. L'uno fa mercato del bene per averne il contraccambio, l'altro recide la speranza del bene per l'avvenire.
L'essere beato e incorruttibile non ha affanni, né ad altri ne arreca; è quindi immune da ira e da benevolenza, perché simili cose sono proprie di un essere debole.
Non sono da temere gli dèi; non è cosa di cui si debba stare in sospetto la morte; il bene è facile a procurarsi; facile a tollerarsi il male.
La necessità è un male, ma non vi è nessuna necessità di vivere nella necessità.
Ogni amicizia è per se stessa desiderabile, ma il suo motivo principale deriva dai vantaggi che l'amicizia porta con sé.
Non è nella novità, è nell'abitudine che troviamo i più grandi piaceri.
Il dolore e il piacere si alternano come la luce e l'ombra.
Ho sempre ritenuto che, nella vita, bisogna fare qualcosa per vivere: io l'ho trovato ed in più mi da piacere quello che faccio e quindi non posso che ritenermi fortunato.
Uno dei vantaggi del piacere sul dolore è che al piacere puoi dire basta, al dolore non puoi.
I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui.
Il piacere è peccato, e qualche volta il peccato è un piacere.
Il piacere é peccato, e talvolta il peccato é un piacere.
Il piacere che un oggetto ci procura non si trova nell'oggetto per se medesimo. La fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d'immagini care. Nell'oggetto insomma amiamo quel che vi mettiamo di noi.
Il ricordo del piacere non è più piacere. Il ricordo del dolore è ancora dolore.
Adoro i piaceri semplici, sono l'ultimo rifugio della gente complicata.