La necessità è un male, ma non vi è nessuna necessità di vivere nella necessità.
La sorte ha poca importanza per il saggio, perché la ragione amministra le cose più importanti per tutto il tempo dell'esistenza.
Noi riteniamo il piacere principio e fine della vita felice, perché lo abbiamo riconosciuto bene primo e a noi congenito.
La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti...
La morte, il più atroce di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi.
Vivi nascosto.
Non puoi fuggire le necessità, ma le puoi vincere.
Niente è più necessario di ciò che non serve.
La necessità non conosce altra legge che la conquista.
Non gli uomini solamente, ma il genere umano fu e sarà sempre infelice di necessità. Non il genere umano solamente ma tutti gli animali. Non gli animali soltanto ma tutti gli altri esseri al loro modo. Non gl'individui, ma le specie, i generi, i regni, i globi, i sistemi, i mondi.
Sarà quel che dev'essere, ma ciò che è una necessità per chi si ribella, è poco più che una scelta per chi vi si adatta di buon grado.
Le necessità primitive dei lavoratori sono un'assai più ricca fonte di guadagno che le raffinate necessità dei ricchi.
Compra solo ciò che è necessario, perché ciò che non è necessario anche se costa solo un centesimo, è molto caro.
La necessità è madre dell'invenzione.
La necessità impone la legge, ma non ne accetta alcuna.