Siamo responsabili di quello che verrà, abbiamo un debito verso il futuro.
Siamo sempre mendicanti, anche nella fede.
Erede sarà colui che riconosce in sé, come costitutivo del proprio sé, la relazione col padre, e cerca di esprimerla in tutta la sua tremenda difficoltà.
Il credente sa che Dio gli ha affidato radicalmente tutto, ma sa anche che deve disporsi ogni giorno a ricevere nuovamente tutto, come dono, da Dio.
Si ricordò di aver visto, una volta, un fazzoletto di garza gonfiato dal vento, e percepiva il futuro così, il contorcersi di una superficie gonfia e flessibile come quella del fazzoletto.
Non esiste niente nella vita di più bello della notte che precede cose non ancora accadute.
Gli avari non credono a una vita futura, il presente è tutto per loro.
L'amore del prossimo in fondo è facile perché ci obbliga ad amare non colui che ci sta davanti, ma sempre il prossimo che dovrà venire.
A volte il futuro abita in noi senza che lo sappiamo, e le nostre parole che credono di mentire disegnano una realtà prossima.
Il passato, il futuro. Ci sono momenti nella storia in cui la rinuncia al coraggio di progettare il nuovo apre la strada a chi guida la rabbia verso approdi sconosciuti. La sinistra non può avere paura del futuro, né nostalgia del passato.
Il futuro giace addormentato negli esseri umani e deve solo essere svegliato. Esso è già nato.
Colui che si volge a guardare il suo passato, non merita di avere futuro avanti a sè.
Le idee bizzarre di cui ridiamo oggi saranno domani verità conclamate.
Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto.