Vivere a Roma è un modo di perdere la vita.
L'italiano ha un solo vero nemico: l'arbitro di calcio, perché emette un giudizio.
Ha una tale sfiducia nel futuro che fa i suoi progetti per il passato.
Uccide la suocera scambiandola per la moglie.
Si battono per l'Idea, non avendone.
L'evo moderno è finito. Comincia il medioevo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato.
A Parigi, nel momento in cui si decide di andare a Roma, bisognerebbe stabilire di andare al museo un giorno sì e uno no: si abituerebbe l'anima a sentire la bellezza.
Roma città corrotta? Non credo: troppi impiegati. Sarebbe una corruzione fondata sull'anticipo degli arretrati, su una ferma richiesta di aumenti e sull'anticipo della liquidazione. Ed è mai possibile?
Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa Dov'è la vittoria?! Le porga la chioma Ché schiava di Roma Iddio la creò.
Suggello infrangibile dell'unità italiana.
Roma ha questo di buono, che non giudica, assolve.
A Roma ci siamo e ci resteremo.
Oh Roma! mia patria! città dell'anima!
Se non fossi venuto a Roma, non mi sarei mai innalzato, e se non mi fossi innalzato, non sarei caduto.
Grazie Roma, che ci fai piangere e abbracciati ancora. Grazie Roma, grazie Roma, che ci fai vivere e sentire ancora una persona nuova.
Roma è l'esempio di ciò che accade quando i monumenti di una città durano troppo a lungo.