Suggello infrangibile dell'unità italiana.
La tenaglia del colonnato di San Pietro, pronta a mordere la città di Roma.
A Roma ci sono molte cose che nei primi giorni sorprendono, ma alle quali si fa poi l'abitudine. Non esiste città cattolica in cui ci si preoccupi meno della religione.
Roma sta bruciando, e il problema non sono quelli che hanno appiccato il fuoco. Quelli sono irrecuperabili. Il problema siamo noi, tutti noi, che non facciamo niente, che manovriamo per restare ai margini delle fiamme.
Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi.
Ci si annoia talvolta a Roma il secondo mese di soggiorno, ma giammai il sesto, e, se si resta sino al dodicesimo, si è afferrati dall'idea di stabilirvisi.
Parigi ha l'eleganza delle armonie e della grandeur, Londra ha l'eleganza della classe e del prestigio, Roma ha l'eleganza dell'umanità e della storia. Ogni città ha la sua eleganza. Anche Milano: ha l'eleganza della sobrietà, della discrezione, della solidità.
Roma intanto prospera sulle rovine di Alba.
Roma ha questo di buono, che non giudica, assolve.
Io non so se Roma pagana gettò più uomini alle belve che Roma cristiana al rogo.