La tenaglia del colonnato di San Pietro, pronta a mordere la città di Roma.
La televisione ha concesso a una moltitudine di individui la grazia di reputarsi intelligenti, cosa che i libri non avevano ottenuto in trenta secoli di scrittura. Ha anche prodotto una massa di dementi, operazione che i libri non erano mai riusciti a compiere.
Verso la fine si avverte che alla vita umana manca quello che nella scrittura è il Post Scriptum. È questa imperfezione della vita che la rende insoddisfacente e inaffidabile.
Uno scrittore con l'animo in pace non è uno scrittore.
Un Dio che non sia anche il Dio degli altri non è un Dio, è un idolo.
Tardi ho imparato che l'amicizia è un contratto di mutuo soccorso: chi non ha i mezzi per soccorrere, o li ha perduti, perde gli amici.
Sole fecondo, che col carro ardente porti e nascondi il giorno, e nuovo e antico rinasci, nulla piú grande di Roma possa mai tu vedere!
Parigi sarà la mia scuola, Roma la mia università. Giacché essa è una vera Universitas e quando la si è veduta, si è veduto tutto. Perciò non ho fretta d'entrarvi.
Di Roma amo i ristoranti, le chiese e il modo naturale degli italiani di vivere la religione.
A Roma tutto ha a un prezzo.
Roma ha l'osteria, luogo popolaresco, un po' buio, bonario, con tavole di marmo, boccali di vino, belle insegne rossastre con le scritte: «Vino dei Castelli a tanto il litro».
A Roma tutte le cose hanno un prezzo.
In una città grande come questa o ci sei nata o non puoi viverci.
Seppi da Wacherio che il Bruno fu abbruciato in Roma e che sopportò con costanza il supplicio, asserendo che tutte le religioni sono vane e che Iddio s'immedesima col mondo, col circolo e col punto.
Roma è la capitale della storia, della cultura, della religione; Roma è l'Italia.
Solo a Roma ci si può preparare a comprendere Roma.