Aspettavamo la fine dell'arte è venuta la fine della moda.
In Italia la linea più breve tra due punti è l'arabesco.
A furia di leccare qualcosa sulla lingua rimane sempre.
Fra 30 anni l'Italia non sarà come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la TV.
Gli italiani sono irrimediabilmente fatti per la dittatura.
Quando la Scienza avrà messo tutto in ordine, toccherà ai poeti mischiare daccapo le carte.
Per colpa della moda, per desiderio di rinnovare, per affetto di sapere, si rinnega la nostra arte, il nostro istinto, il nostro modo di fare; è assurdo e stupido.
La moda è l'idolo della gioventù, la più ridicola e la più rovinosa di tutte le vanità.
Se la moda fosse una cosa seria non cambierebbe tutti gli anni.
La moda è quello che uno indossa. Fuori moda è quello che indossano gli altri.
In verità non c’è uno stile, perché la gente forse dovrebbe comprare più specchi per vedersi prima di uscire. Se devo diventare il prototipo di altri, allora è bene che mi paghino.
Chi fa la moda è un artista legato strettamente a doppio filo all'industria.
Le modelle una volta avevano delle vite, un carattere. Mangiavano, fumavano, avevano dei fidanzati. Ora, temono tutte di essere rispedite in Ucraina.
La moda è fatta per diventare fuori moda.
Il buon gusto nel vestire è qualcosa di innato, come la sensibilità del palato.
La moda, come determina il piacevole così determina il giusto.