Chi vuole pensare deve rinunciare a "darsi da fare".— Elias Canetti
Chi vuole pensare deve rinunciare a "darsi da fare".
Perfino la finta modestia serve a qualcosa: aiuta gli altri a conservare la loro fiducia in sé.
La più perfetta e terrorizzante opera d'arte dell'umanità è la sua ripartizione del tempo.
I morti si nutrono di giudizi, i viventi di amore.
Una frase sola è netta e bella. Già la successiva le toglie qualcosa.
Un Dio che occulta la sua creazione. E vide che non era buona.
Penso, quindi Cartesio esiste.
O si crede o si pensa, non c'è altra via. Quelli che credono fanno bene ad andare in chiesa, ma quelli che pensano non possono accontentarsi di prediche e di verità preconfezionate.
Pensare è un piacere faticoso, come fare sport.
Si può pensare a fondo soltanto ciò che si sa, perciò bisogna imparare qualcosa, ma si sa, altresì, soltanto ciò che si è pensato a fondo.
Chi pensa a vincere non pensa mai.
A volte anche il pensare danneggia la salute.
Date al solitario pensatore la più cara delle sue gioie, quella di sapersi vivo nella vita di tutti.
Se due uomini sono d'accordo su tutto, puoi star sicuro che solo uno dei due sta pensando.
Pensa male, non ti sbaglierai.
Libero pensatore. Basterebbe dire pensatore.