Uno sguardo vergine sulla realtà: ecco ciò ch'io chiamo poesia.
La poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina.
La nozione di chiarezza, per nostra disgrazia, pare essere intrinsecamente e fatalmente oscura.
In cinquant'anni molte cose sono profondamente cambiate, la poesia è cambiata, ma non è cambiato il compito dei poeti, quello di disegnare il profilo ideologico di un'epoca.
Quelli di Tienanmen erano veramente dei ragazzi poveretti, sedotti da mitologie occidentali, un poco come quelli che esultarono quando cadde il muro; erano dei ragazzi che volevano la Coca-Cola.
E io sopporto soltanto più poeti, che tra l'altro hanno anche dei pensieri, come Pindaro e Leopardi.
La poesia è la prova della vita. Se la tua vita arde, la poesia è la cenere.
Il poeta è un fingitore. Finge così completamente che arriva a fingere che è dolore il dolore che davvero sente.
Cos'è la poesia? Non è la realtà, ma più della realtà... Non è un sogno, ma sognare da svegli.
Il ricordo è poesia, e la poesia non è se non ricordo.
Io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo.
Devo combattere con le mie lacrime, mica con una poesia.
Si dice che la poesia sia cominciata con lo sport.
Scrivo poesie che si capiscono, devo sembrare un cavernicolo.
Un poesia è, o dovrebbe essere, un tratto impermeabile del fiume che sta scorrendo in tutte le direzioni, e tutte le immagini in conflitto entro di esso dovrebbero essere riconciliate per quel breve fermarsi del tempo.