L'uomo è un piccolo mondo.
Per convenzione il dolce, per convenzione l'amaro, per convenzione il caldo, per convenzione il freddo, per convenzione il colore, secondo verità gli atomi e il vuoto.
Chi vuole dispensare consigli saggi a chi crede di essere già saggio, compie una fatica vana.
L'uomo è un microcosmo di pazzia.
Bisogna evitare le colpe non per paura, ma perché si deve.
Il bene e il vero è uguale per tutti gli uomini; ma il piacevole varia da uomo a uomo.
Ogni uomo è insieme cristiano e parricida, impasto di santità e abiezione.
La più perfetta delle scimmie non può disegnare un'altra scimmia, solo l'uomo è in grado di farlo, e solo l'uomo pensa che tale abilità sia un segno di superiorità.
È la capacità dell'uomo di simpatizzare con tutte le creature viventi che fa di lui veramente un uomo.
L'uomo è l'unico essere vivente insoddisfatto della sua natura.
Nella sua arroganza l'uomo attribuisce la propria origine a un piano divino; io credo più umile e verosimile vederci creati dagli animali.
L'uomo è pieno di contraddizioni: a casa sua esige di essere servito come in un albergo e, quand'è in albergo, si secca se tutto non è come a casa sua.
Limitato nella sua natura, infinito nei suoi desideri, l'uomo è un dio caduto che ricorda il cielo.
L'uomo è un cieco che sogna di vedere.
L'uomo è l'unica creatura che consuma senza produrre. Egli non dà latte, non fa uova, è troppo debole per tirare l'aratro, non può correre abbastanza velocemente per prendere conigli. E tuttavia è il re di tutti gli animali.
L'uomo è un condannato a morte che ha la fortuna d'ignorare la data della propria esecuzione.