L'uomo è un microcosmo di pazzia.
Saggio è colui che non si lamenta per le cose che non ha, ma sa apprezzare quelle che ha.
La felicità non consiste negli armenti e neppure nell'oro; l'anima è la dimora della nostra sorte.
Al saggio tutta la Terra é aperta, perché patria di un'anima bella é il mondo intero.
Bisogna sforzarsi per capire molto, non per avere una molteplice erudizione.
La bellezza del corpo è una dote da animale, se non c'è intelligenza.
L'uomo non è una creatura sulla terra che ha un linguaggio, l'uomo è linguaggio.
L'uomo non è né angelo né bestia, e disgrazia vuole che chi vuol fare l'angelo fa la bestia.
L'uomo è un piccolo mondo.
Tal e quale la stirpe delle foglie è la stirpe degli uomini.
Nel vocabolario comune l'aggettivo "umano" equivale a "buono". Presunzione del primate chiamato uomo.
L'uomo è un'invenzione di cui l'archeologia del nostro pensiero mostra chiaramente la data recente. E forse la fine prossima.
Un uomo è come una frazione il cui numeratore è quello che è, e il cui denominatore quello che pensa di sé. Più grande è il denominatore, minore la frazione.
Si può considerare l'uomo come un animale di specie superiore che produce filosofie e poesie pressappoco come i bachi da seta fanno i loro bozzoli e le api fanno i loro alveari.
All'uomo, un uomo è ancora più caro di un angelo.
L'uomo è il prodotto dei suoi errori.